SETTEMBRE
Rientrati dal mare con la pelle ancora colorata, gli orari delle vacanze, nelle borse ancora qualche granello di sabbia e soprattutto senza la voglia di mettere via le cose estive abbiamo dovuto in breve pensare al ritorno a scuola.
Il primo ad iniziare è stato Fabio che ha faticato i primi giorni e poi pian piano ha ingranato, ora anche dopo un paio di settimane a singhiozzo a causa di un po’ di malanni di stagione ha ripreso e dicono che è proprio sorridente e gioioso,…tranne i cinque minuti di entrata che fanno andare via la mamma un po’ col magone, anche se devo dire che negli ultimi giorni mi sento più alleggerita!!!! Nicola ha iniziato con entusiasmo e prosegue curioso nella scoperta di questo nuovo impegno. Alessio ha provato a esprimere il suo disappunto al rientro al “Kindergarten”, ma in una settimana è tornato il bimbo sereno di fine anno scorso. Lui è esploso nel parlare in tedesco e così oltre a parlare tanto, cosa che già faceva, ora lo fa pure in tedesco intrattenendoci con strane parole. Perché oltre alla pronuncia bisogna metterci la componente dello star imparando il tedesco da altri bambini che stanno imparando a parlare e l’uso del dialetto. Così i sassi che immancabilmente ci portiamo dal parco non servono per fare“basteln” fare “pasteln”,…in cortile il vulcano lo fanno con la “faina” che ancora dobbiamo capire da cosa discenda, che sia la sabbia passata con il setaccio questo è chiaro, ci manca l’etimologia della parola. Le relazioni all’interno del gruppo per Alessio sono molto importanti, cosa di cui Nicola non ha più di tanto mai parlato e che invece Alessio sottolinea quotidianamente, allora oggi è amico di questo domani quell’altro gli ha fatto un torto per cui non sono più amici, oggi ha giocato “ in squadra” con Caio ma domani l’alleanza è già cambiata. Non ha molta importanza per lui il cosa si fa al Kindergarten ma con chi lo fa dei suoi compagni, anche se poi lui parla di tutti indistintamente con grande considerazione. Da quello che si vede nella preparazione delle possibili cose da portare al Kindergarten pare essere Alessio molto generoso e voler coinvolgere nei suoi giochi più compagni possibili, quindi la nuova “regola” di poter portare allo “Spielzeugtag” solo giochi che ci stanno nelle tasche gli complica parecchio la vita perché 8 “Gormiti” sembra essere il numero massimo consentito dalle sue tasche, che posso garantire sono le più capienti che sono riuscita a trovare questa mattina nel guardaroba. Nelle relazioni con i fratelli invece questa componente di generosità si eclissa e subentra un evidente fastidio nei confronti del piccoletto, anche detto “il distruttore” con conseguente tentativo di allontanamento dallo spazio di gioco in camera dedicato alle costruzioni varie del pomeriggio e ulteriore conseguente pianto del sopraccitato “Attila”. Nei confronti di Nicola invece c’è da una parte un grande orgoglio per questo fratello grande che va a scuola che prende sempre bravo e bravissimo, che sa leggere, nuotare sott’acqua,… e una fortissima competitività che scatena discussioni pianti e risse più o meno violente quasi quotidiane. Dove Nicola arriva perché è l’età giusta e perché ha le capacità per fare Alessio arriva con la caparbietà e la tenacia che ha. Nicola legge, Alessio anche, Nicola sa fare i conti e Alessio a memoria si ricorda i risultati di semplici operazioni, Nicola ricama e Alessio si impegna finchè anche lui riesce a fare i suoi punti. Il disastro succede nel gioco dove per alcuni tipi di gioco è inevitabile che uno vinca ed uno perda, spesso infatti se Alessio perde è l’ira più furiosa!!! Nicola per il quieto vivere lascia spesso correre, ma suo fratello non molla e diventa proprio aggressivo nei confronti di tutto e tutti. Per alleggerire i pomeriggi della mamma i nostri figli, e noi abbiamo avvallato queste scelte, hanno deciso che volevano fare dello sport, così Nicola, anche su sollecitazione di un suo compagno della scuola materna ha deciso di provare a giocare a calcio, mentre Alessio ha voluto fare un corso di nuoto. Il calcio ci impegna per due pomeriggi a settimana, mentre il nuoto una volta in settimana. Nicola è entusiasta dell’attività, è così preso che corre sempre, recupera tutti i palloni, gioca in tutti i ruoli, tenderebbe a voler fare tutte le rimesse, per fortuna l’allenatore lo “placa” un po’ e pare anche che ultimamente non esageri così tanto nell’inseguire alo stremo tutte le palle. La sua mamma al terzo allenamento era già stufa delle discussioni sugli spalti delle altre mamme, grazie a dio il fatto di aver tre figli gioca alle volte a suo favore. L’allenatore che forse da per scontata la presenza di un genitore ad assistere il figlio iperdotato non ha contemplato la possibilità di chiedere un eventuale recapito alle mamme che invece intendevano allontanarsi dal campo così prontamente con figlio piangente in braccio e il più grandino avvinghiato ad una gamba, la mamma insofferente si è recata dall’allenatore comunicando che “… proprio gli altri due miei bimbi si stufano a guardare il fratello (normodotato e non super mega campione,….) e tutti i compagnetti rincorrere il pallone, “quindi se fosse possibile lascerei il numero di telefono se ci dovessero essere delle urgenze e verrei a riprendermi il bambino alla fine dell’allenamento” La cosa che deve essere risultata nuova agli allenatori che non avevano neanche ben chiaro che Nicola ci rimane volentieri a giocare e che non è perché (come si sono spiegati tra loro) lascio il numero caso mai Nicola piangesse, ha così sollevato la mamma da questa socializzazione forzata. A distanza di circa un mese e mezzo dall’inizio degli allenamenti mi domando se sia lo sport giusto per Nicola che ha bisogno di fare sport di squadra, a detta anche delle maestre della scuola materna, mi chiedo come mai a tutt’oggi Nicola non sappia i nomi degli altri bambini che giocano con lui, perché a mio avviso anche da questo si parte per costruire il rapporto di squadra. Mah !!! Alessio ed il suo corso di nuoto che dire!!! La prima volta si è lanciato come un pesciolino, la seconda già nello spogliatoio era recalcitrante e piangente al che mi è toccata la sauna accompagnandolo fino a bordo vasca, uff…, poi dopo aver fatto il prezioso per un quarto d’ora sembrava essere il capo della banda!!! Il gruppetto di provette pescioline include anche lui che si è poi “lanciato” nel raccogliere i cerchietti sott’acqua, tuffandosi nei cerchi, passando attraverso i due cerchi, ma per partito preso deve far un po’ il bastian contrario, speriamo che dalla prossima volta vada senza storie!! Fabio non è iscritto ad attività sportive ufficiali, ma si allena per il futuro da arrampicata sportiva le sedie ed il tavolo del salotto sono le attrezzature più idonee quindi spesso lo troviamo, dopo un brevissima distrazione di due minuti magari in cucina, sul tavolo accanto al computer intento ad analizzare come sia fatto questo strano apparecchio, spesso oggetto di guerriglia tra i fratelli grandi. Anche la spaliera di camera interessa particolarmente il piccoletto ed i libri di Whinnie the Pooh che amorevolmente e ordinatamente sono sempre stati conservati hanno assunto nuova funzione grazie all’home designer che pensa bene di sfruttarli quale tappeto dopo l’arrampicata sulla libreria. Fabio ancora non cammina “deludendo” un po’ le aspettative che lo volevano iperprecoce dato i due battistrada che l’hanno preceduto.
Nessun commento:
Posta un commento