... una normale famiglia incasinata ...

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01 dicembre 2011

NOVEMBRE



NOVEMBRE

Caro Gesù Bambino,
…..io sono il papà della famiglia che verrà descritta nelle righe successive e siccome mia moglie mi ha fatto leggere tutta la letterina, io Ti consiglio, se non hai tempo o non sei tanto amante della lettura come me, di leggere solo le ultime quattro righe.
…...siamo una famiglia di 5 persone, mamma e papà stanno insieme da 16 anni e a parte qualche litigata perchè la mamma vuole andare il sabato mattina al mercato con tutta la famiglia e papà no, e perchè papà vuole comperare qualche apparecchio elettronico nuovo e mamma pensa che non sia il caso di investirci dei soldi la loro relazione è stabile. Ah, anche le litigate sui suddetti argomenti in breve si risolvono, bastano due lacrime di mamma e un po' di pazienza per papà finchè mamma non matura la convinzione che la proposta dell'acquisto del nuovo apparecchio è venuta a lei e poi tutti tornano a sorridere. Noi 3 bambini siamo stati desiderati tutti, siamo sani, cresciamo bene e a parte qualche occasione in cui vorremmo abitare in qualche altra famiglia che magari assecondasse subito TUTTE le nostre richieste stiamo bene tra noi!!!
Viviamo a Bolzano in questa bella città che è più che altro un grande paesone che si alterna con Trento, la “dirimpettatia”, i primi posti delle classifiche per la qualità della vita dei suoi abitanti.
In questo periodo di crisi globale la nostra famiglia può ritenersi fortunata, papà e mamma lavorano con contratti a tempo indeterminato. Finiti i loro studi hanno trovato lavoro e hanno avuto anche la possibilità di cambiare in un paio di occasioni. Mamma come donna ha avuto diritto a tutte e tre le nostre maternità retribuite provando anche soluzioni diverse, con Nicola dopo la maternità obbligatoria retribuita per intero ha fruiti della facoltativa al 30% ed è rientrata a lavorare quando Nico aveva una anno, affidandolo all'asilo nido del quartiere in cui si abita ad una tariffa di 280 euro al mese. Con Alessio, visto che i bimbi erano due ha fruito del congedo parentale per 24 mesi con una retribuzione del 30% anche Alessio poi ha frequentato il nido dove entrambe le educatrici parlavano tedesco....ah... perchè dimenticavo di dire che la ricchezza della nostra provincia è quella di avere persone la cui madrelingua è il tedesco e altre invece di madrelingua italiana come lo siamo noi.
Quando mamma è rientrata dalle maternità il posto di lavoro era stato mantenuto e quindi ha potuto essere in breve operativa sulle cose che sapeva già fare, i bimbi però si sa si ammalano e così dato che entrambi lavoravano a tempo pieno a turno o lei o papà nel momento del bisogno si alternavano nel permesso per malattia dei figli, per fortuna poi anche i nonni hanno sempre potuto dare una mano andando a prendere alla scuola materna Nicola e poi al Kindergarten anche Alessio, perchè le corse di mamma e papà sarebbero state ancora più forsennate!
Per le scuole materne il servizio pubblico offerto dal nostro comune permette di scegliere se iscrivere i bimbi ad una scuola materna di quartiere in lingua italiana o in lingua tedesca,... si lo so!!! ...anche noi pensiamo che sarebbe più intelligente farle uniche e permettere a ciascuno di esprimersi nella propria lingua madre, ma cosa volete farci qui le questioni politiche ingarbugliano un po' queste cose!
Nicola come primogenito con genitori alle prime armi ha così frequentato le scuole in lingua italiana, mentre Alessio in lingua tedesca come fa anche ora Fabio.
Uff... Fabio non è potuto andare nello stesso Kindergarten di Alessio ed un po' ci siamo scocciati per questo, perchè lì sapevamo che le maestre erano brave, è dovuto andare in uno un po' più vicino a casa nostra, la struttura è più piccolina, non ha il tempo prolungato e l'entrata anticipata, la scuola materna è sempre alla tariffa di 70 euro al mese, ma poi abbiamo pensato che ci saremo accontentati visto che tutti i giochi erano nuovi e le maestre molto professionali ed appassionate al loro lavoro! Non so se si è colta l'ironia, ma davvero se ci si ferma a riflettere un attimo alle fortune che si danno per scontate avendo sempre avuto questo standard di possibilità!
Anche per Alessio e Nicola è richiesto un certo impegno economico, per poter fruire della mensa tutti i giorni ed evitare così a mamma, che ora fa un part time al lavoro (75%, ma la possibilità di percentuali variano tra il 50 e 86) di dover correre e avere ore da recuperare al lavoro nel pomeriggio. Il pasto costa 3,40 euro a bambino ed è un pasto completo nella mensa della scuola (appena rimodernata per Nicola) e il servizio di sorveglianza degli insegnanti fino alle 14,00. All'uscita di scuola Nicola, che deve venire a casa da solo, deve fare un tratto di strada leggermente più lungo per evitare di attraversare sulle striscie pedonali dove, a differenza della mattina e dell'uscita “standard” dell'una, non c'è il nonno vigile. Questi simpatici (quasi tutti) pensionati costituitosi in cooperativa offrono alle famiglie degli alunni dietro compenso del comune questo servizio, dato che il nostro quartiere si è molto espanso negli ultimi anni e le scuole nuove sono ancora in via di costruzione per i bambini, che la mattina dalle nuove zone devono raggiungere le scuole, sono state organizzate delle corse sugli autobus con i “nonni vigili” che accompagnano poi i bimbi dentro i rispettivi cortili scolastici! Ah, per chi è più propenso al movimento, ci sono gruppi anche che arrivano a piedi!
Da Alessio come da Nicola ci sono molti bambini i cui genitori non sono nati in Italia, magari sanno poco sia la lingua italiana che quella tedesca, per questa ragione le scuole organizzano l'”Hausaufgabehilfe” dove gli insegnanti sostengono i bambini nello svolgimento dei compiti. Per le mamme (generalmente) straniere con poca alfabetizzazione della lingua italiana o tedesca, se la richiesta è sufficiente vengono organizzati corsi di lingua. Abbiamo scuole pulite e sicure dove le aule luminose e fin troppo riscaldate l'inverno accolgono i nostri bambini in spazi sani e con mezzi moderni per poter garantire la loro formazione anche informatica.
Il pomeriggio facciamo i compiti con mamma e poi ci dedichiamo alle nostre attività sportive. Nicola gioca da diversi anni a calcio nel campo della società, che mamma e papà hanno scelto in mezzo a numerose possibilità sia per aver sentito parlare bene degli allenatori sia per la comodità del campo che è molto vicino a casa. I campi sono all'aperto hanno dei begli spogliatoi riammodernati l'anno scorso, Alessio nel palazzetto dello sport lì acanto pratica da quest'anno Judo. Anche per lui, benchè meno nuova, la struttura garantisce un luogo ideale, curato e pulito dove allenarsi.
A Fabio piace “sguazzare”nell'acqua e la piscina comunale è un po' distante da casa nostra così se si decide di andare possiamo usufruire del bus che ogni 10 minuti ci porta nei pressi della piscina, così il piccolo pesce si avventura tra la piscina dei bimbi e quella con l'idromassaggio dove giocando con mamma attende i due fratelli che scendono dalla taboga che dal “terzo piano” della costruzione sfocia proprio in questa piscina.
Se siamo più sul casalingo mamma ci porta alla biblioteca di quartiere, sulla strada tra casa nostra e il Kindergarten di Fabio, qui prima di tutto lei trova tutto ciò che le va per la sua grande passione, la lettura e noi ci dilettiamo, mentre lei sceglie, a sfogliare i libri e le riviste a disposizione nella zona bambini. Anche noi qualche volta prendiamo in prestito qualcosa, ma sta storia di leggere siccome ce la impongono già a scuola portandoci una volta in settimana nelle rispettive bibliotechine scolastiche ci basta e ci avanza!!!!Naturalmente a due minuti di distanza c'è anche la biblioteca tedesca, dove quando eravamo più piccoli e meno esigenti mamma prendeva in prestito i cartoni animati in lingua tedesca,...che intanto ci facevamo l'orecchio!
Nei pomeriggi di ”trasferta” in città (non che noi non si abiti in città ma qui date le ridotte dimensioni di Bolzano si intende la città come il centro storico) abbiamo scoperto la ludoteca in cui possiamo noleggiare i giochi in scatola che anche lì il signore ci insegna ad usare. Se come spesso accade ci rompiamo di stare in giro per la città possiamo anche andare all'ELKI (Eltern Kinder Zentrum) dove, visto che la mamma è socia possiamo giocare liberamente nella sede dell'associazione o partecipare ad attività e corsi su prenotazione. Quando eravamo più piccoli ci andavamo spesso ora i negozi di giochi e videogiochi ci attraggono a sufficienza da farci muovere (non troppo frequentemente) in centro. Sopratutto il sabato e la domenica che abbiamo meno compiti e più tempo libero ci piace andare a pattinare alla “Pista zero” pista da ghiaccio che verso la fine di novembre viene ghiacciata per permettere a bimbi e adulti di pattinare. Quest'anno per la prima volta siamo andati tutti orgogliosi con i pattini che avevamo comperato l'anno scorso al mercatino dell'attrezzatura sportiva usata del Neugries (società sportiva di Nico), ma al momento di calzarli abbiamo realizzato che una stagione ha fatto crescere i nostri piedini di ben 3 numeri e così abbiamo dovuto noleggiarli!
Nelle mezze stagioni o d'estate quando non andiamo a Falcade, a respirare l'aria buona in alta quota e a rilassarci lontano da rumori di macchine e calure infernali, ci piace muoverci in montagna o ai laghi intorno a Bolzano, con le varie funivie che si inerpicano sulle montagne che circondano la nostra città raggiungiamo comodamente e con una spesa contenuta luoghi incantevoli dove è possibile fare il bagno o fare qualche gita alla scoperta di musei e attrazioni a misura di bambino.
Il papà che è appassionato di corsa e ha tabelle di allenamento molto rigide ha potuto da quest'anno fruire di una nuova iniziativa del comune di Bolzano che garantisce tutta una serie di percorsi in città o nei suoi dintorni misurati e segnalati proprio per questi sportivi. Anche prima grazie alle numerose piste ciclabili e strade di campagna poco frequentate ha sempre corso in sicurezza ed in luoghi lontani dal traffico. Come per lui anche per noi che amiamo andare con le nostre bici le piste ciclabili della città ci garantiscono belle pedalate su queste corsie preferenziali, e la mattina con tutti i ragazzi che si spostano per andare a scuola le colonne sulle ciclabili fanno proprio capire come anche i nostri concittadini amino spostarsi con questo mezzo che non inquina. Dobbiamo anche sottolineare come le famiglie siano attente agli spostamenti e come per noi sia naturale infilare il caschetto e partire in bici per andare a scuola. Una delle prime cose che una collega di mamma le ha chiesto appena scoperto che aveva figli in età scolare è: “Ma allora anche i tuoi partono la mattina tutti sorridenti alle 7,30 con il loro caschetto e la bici,....perchè da noi (nel Lazio n.d.r.) qualsiasi bambino si incontrasse a quell'ora per andare a scuola sarebbe trascinato dalla mamma e probabilmente caricato a forza su un'auto per accompagnarlo comodamente alla vicina struttura scolastica del quartiere!”.
La nostra casa è un appartamento in un alto condominio che grazie alla banca abbiamo potuto comperare 7 anni fa e che papà e mamma pagano e pagheranno un po' alla volta fino a che noi saremo praticamente per conto nostro (così sperano loro, ma vitto e alloggio qui non sono male quindi perchè doversi autonomizzare così presto!).
Quando fa freddo e abbiamo tempo libero ci piace stare a casa a giocare, naturalmente spesso abbiamo da discutere tra noi fratelli e magari risolviamo anche “violentemente” le questioni, ma ci vogliamo bene e la nostra stanza con tutte le nostre cose è un luogo accogliente in cui passare le ore.
Ci troviamo con amici e compagni di classe così come i nostri parenti che amano particolarmente organizzare l'intrattenimento a casa nostra e se a papà alle volte “rompe un po'” a mamma da il grado di quanto casa sia ospitale e aperta alle persone a cui vogliamo bene e che ce ne vogliono.
Insomma dopo questa lunga lista in cui si sono enunciati una serie, ma naturalmente non tutte, le cose per cui ci riteniamo fortunati credo che noi grandi chiederemo a Gesù Bambino di continuare a lasciarci la salute, l'amore tra noi e che nella nostra città si possa continuare a mantenere questo livello di servizi e di opportunità.



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