... una normale famiglia incasinata ...

Home Page

01 febbraio 2013

GENNAIO



GENNAIO

Inizio anno senza, a differenza degli altri anni, buoni propositi, o meglio con uno ben chiaro definito e indispensabile per poterne fare altri nei prossimi anni per mamma: GUARIRE!!!
Il rientro a scuola per quanto non ambito dai minori, ha ridato un po' di ordine e ristabilizzazione alla solita vita, anche se mamma stando a casa fa un po' l'invidia dei piccoli, ma tra un impegno in ospedale e l'altro e la catatonia dei giorni dopo i trattamenti le settimane volano.
Il mio sistema immunitario risente delle botte di medicine che mi propinano e così spesso devo salta re il ciclo di chemio per tirare su, grazie a delle punture, i globuli bianchi. Ma tutto sommato sono arrivata a metà di questo primo intervento che prevedeva 6 cicli.
I compleanni di gennaio, quindi i 2/5 della famiglia ristretta e i 5/18 della famiglia di mamma più estesa sono passati in sordina, anche se il giorno del mio ho avuto visite e regali inaspettati. Un'ambasciata di mie colleghe E. & E. sono venute a trovarmi e mi hanno consegnato un video di auguri da parte di tutto il distretto, che come ho prontamente provveduto a scrivere a tutti mi ha emozionata e rallegrata e che se di lacrime non ne spendessi così tante in questo periodo sicuramente mi avrebbe commossa per la partecipazione, è un anticrisi fenomenale, me lo guardo e mi passano le paturnie! Inoltre ho ricevuto un buono per la rivendita di fumetti, che non sapevo nemmeno che esistesse in città e che ho già provato ad andare ad assaltare ma ho sbagliato orario e che conto comunque al più presto di visitare.
Anche i libri ricevuti dagli zii sono stati molto apprezzati come la frase di dedica iniziale scoperta solo alcuni giorni dopo il mio compleanno. Il libro “Platone è meglio del Prozac” mi ha positivamente colpito perchè a differenza del pregiudizio iniziale: “sarà la classica americanata” mi ha introdotto a questa nuova forma di aiuto diffusa sopratutto in America ma che sta prendendo piede anche in Italia, tanto che ho scoperto che proprio la settimana prima che io avessi letto il libro si è tenuto un incontro filosofico anche qui a Bolzano e il prossimo sarà a febbraio. L'autore filosofo si propone attraverso un metodo in 5 tappe di aiutare le persone ad identificare qual'è la loro filosofia di vita, il che si fa sopratutto nei momenti di crisi, come quello che stiamo attraversando noi. E' molto bello perchè la filosofia è per laici e per credenti e davvero offre “risposte” a tutti.
Anche il “Quaderno d'esercizi per rimanere zen in un mondo agitato” mi ha dato indicazioni utili per gestire la mia costante impazienza! Sono affascinata, ma anche spaventata dall'esercizio di colorare un'immagine di circa 10 per 10cm piena di chicchi di riso ognuno con un colore diverso!
Sto lavorando su esercizi di training e visualizzazione con musica e metodo Tomatis, l'impegno è di due “sedute” da 15 minuti al giorno per un mese, non sono ancora riuscita ad avere una certa costanza e questo mi dispiace un po'. Insomma cerco di affiancare alla cura del mio corpo quella della mia mente e della mia aurea se così vogliamo definirla.
In questo mese di gennaio sono passata al lavoro e, non tutti, ma ho visto parecchi dei miei colleghi, mi sembra strano tornare a "chiacchiere" anzichè a fare, ma la cosa non mi è dispiaciuta, mi sto proprio "poltronizzando"! Forse però ancora troppo poco, perchè la mia dottoressa ieri mi ha chiesto: ”ma lei con i tre bambini si riposa abbastanza?" La domanda che mi sono dovuta tenere tra i denti è: "lei non ha figli, vero?", poi ci siamo guardati con Alessandro e le abbiamo risposto che sì nel complesso mi riposo.
Del resto mi arrivano derrate alimentari pronte da mamma e suocera (cosa può fare una malattia!), mi scompare la roba da stirare dall'armadio e riappare perfettamente stirata, posso far finta che il detersivo che uso non funzioni bene e mandare la roba a smacchiare dalla suocera senza sentirmi imbranata col bucato, ho il trasporto garantito (meglio che se fossi sposata con un taxista) a qualsiasi ora del giorno (suocero e mamma sono sempre a disposizione), posso persino (ogni tanto) concedermi di non far fare i compiti ai figli e: o qualcuno glieli fa fare al posto mio (Ale per lo più) o comunque le maestre un po' li giustificano (non ne abbiamo mai approfittato!). Nicola è tornato ad inizio scuola a casa tutto gasato dicendo che dopo ben 5 anni è in banco ora con Simone suo compagno preferito, la maestra R. sa di mamma!
Ritiro dei ragazzi e eventuali compiti in caso, come questi giorni, i figli manchino da scuola, sono sempre garantiti da qualche mamma dei compagni dei "pargoli".
A gennaio ci siamo concessi pure un fine settimana in montagna io e Ale e, facendo due conti, non facevamo una cosa così praticamente da 10 anni!!!! E' stato strano ma ci siamo adattati a dormire 10 ore di fila senza invasioni nel letto e senza risvegli all'alba, ci siamo goduti i pasti pronti (anche molto buoni) e la possibilità di stare in silenzio o di chiacchierare senza che questo fosse solo uno scambiarsi informazioni per far andare avanti casa! 
Insomma con la nuova filosofia "ZEN" che sto provando ad applicare....mi godo giorno per giorno quel che arriva! Poi naturalmente ogni tanto....sgarro e lascio che i pensieri vincano su tranquillità e filosofia del giorno per giorno, ma per lo più  ce la faccio.
I bambini......
A scuola, esclusa la difficoltà di riprendere dopo le vacanze i bambini “grandi” dimostrano un po' di insofferenza: Nicola porta a casa una nota di inglese perchè anche la Teacher pare accorgersi che il ragazzo è sempre in diverse faccende affacendato anziché seguire la lezione (taglia, colora, incolla,...) anche se il rendimento è comunque buono. Mah, sotto la nota c'è il voto dell'interrogazione 8+,....farei presente alla teacher che è ambizione delle mamme che i bambini prendano 11 di voto quando il massimo è 10, non dovrebbe essere della maestra la “smania”. Comunque papà è andato ad udienza e con Nicola ci si è accordati che ci deve mettere un po' più di impegno così come in tedesco. Nico considera le parole con i significati che la Lehrerin gli da non una cosa da imparare e saper ripetere e utilizzare nelle frasi, no, lui è convinto che a questa maestra piaccia fargli riempire pagine di vocaboli e frasi per il piacere di farlo e che una volta fatti gli esercizi (per lo più senza capirne il senso) i compiti siano finiti. Siamo arrivati a discussioni piuttosto accese con episodi di pianto isterico del minore e di massimo impegno di mamma di rimanere zen e di non malmenarlo!!!!
Il “medio” da parte sua a scuola tenta di tirare a campare anche lui “scartando” sulla lettura, sull'imparare i nuovi vocaboli che non conosce,...scrive, come esercizio a scuola, lettere strappalacrime alla sua mamma augurandosi che stia presto meglio!
In compenso a casa continuano gli episodi di intolleranza verso i fratelli, il comportamento provocante fino al punto da esasperare papà e mamma che arrivano a qualche bella alzata di mani per cui scatta l'ira funesta del maltrattato che in alcuni episodi esprime il desiderio di cambiare famiglia, salvo poi davanti alla tv accoccolarsi tra mamma e papà e non cedere il posto a nessuno!
Insomma per mamma comunque Alessio esprime un malessere, sicuramente non nel modo più chiaro e utile per poterlo aiutare, comunque abbiamo deciso che, provati i fiori di Bach (forse non basta la somministrazione orale, sarebbe meglio un'immersione nella vasca!), proviamo ora con qualche trattamento dall'osteopata, poi rimane solo l'esorcista!
Fabio invece è “esploso” nel parlare, lo fa in modo molto più chiaro e corretto anche nella costruzione delle frasi, ci stupisce quasi ogni giorno con vocaboli in tedesco che sa utilizzare anche fuori dal contesto, abbiamo scoperto che sa le tabelline del 2 del 5 del 10 e quasi anche quella del 3. Ha un continuo lavoro con i dadi, fa schemi in cui annota ogni tiro quali numeri sono usciti poi fa le somme, anche di numeri alti, e quando non è matematica scrive, disegna, taglia, colora,...insomma da spazio alla sua parte creativa! E aspetta con ansia un po' di caldo perchè ha tanto desiderio di andare Falcade, lo sta dicendo a tutti (persino alla logopedista) che vuole andare su.
Cosa dire di Alessandro, C'E'! E' molto stanco e affaticato ma tiene botta vicino a me e meglio di me che alle volte mi scoraggio, una cosa alla volta, come del resto è modalità da uomini, chiarisce, comprende cerca il modo di risolvere, fa,....porta avanti la famiglia!

Nessun commento:

Posta un commento